Sirmione, penisola incastonata fra il cielo azzurro, il blu limpido del lago e il candore dei suoi monumenti, è un equilibrio di vivacità e meditazione.
Le piazze e le vie di oggi, che brulicano di vita, si alternano ad angoli dove la pace regna sovrana e si evocano immagini di un glorioso passato. Il benvenuto al visitatore viene subito offerto dalla svettante rocca scaligera, voluta dai signori di Verona per difendere il confine medievale.
Superando la chiesa tardogotica di santa Maria Maggiore e i resti delle antiche mura, si giunge al piccolo parco dedicato a Maria Callas, che trascorse un periodo della sua vita proprio in questo borgo incantato. Dopo una sosta all’antichissima chiesa di san Pietro in Mavino, raccolta in un luogo mistico e silenzioso, si giunge alle famose Grotte di Catullo. In cima ai resti della villa romana più grande del nord Italia, a picco su acque cristalline e all’ombra di ulivi secolari, si percepisce quell’atmosfera mediterranea, che tanto è stata apprezzata dai nostri antenati.
Per apprezzare a pieno Sirmione non basta una toccata e fuga, bisogna viverla con i sensi: immergersi nelle acque termali solfuree che sgorgano dal fondale, assaporare il delizioso Lugana, lasciarsi rapire dal profumo unico del lago e ascoltare con curiosità e pazienza tutte le storie che ogni monumento ci può raccontare.
Una passeggiata per le vie di questo borgo lascia sempre un segno nei ricordi di chi l’ha visitato: sia in un’insolita uscita invernale, quando il lago dorme ricoperto di una bianca veste, sia in una camminata primaverile, quando tutto si risveglia di variopinti colori.