Percorso contemporaneo
Il Novecento è stato un secolo estremamente problematico e di difficile interpretazione, di grandi tragedie e di enormi conquiste.
E’ un periodo che si lega indissolubilmente all’impegno per la libertà e la democrazia.
E la città di Brescia , attraverso il tessuto urbano e sociale, l’architettura e la scultura, la toponomastica e le lapidi offre al turista visite turistiche guidate uniche e significative.
Ogni elemento è inserito in un contesto storico di respiro internazionale: dalle aree dismesse dell’archeologia industriale, all’eleganza dei palazzi liberty,dalla monumentalità di piazza Vittoria al fascino dell’hotel Vittoria , dai monumenti ai lavoratori alla stele di Carlo Scarpa che ricorda le vittime del 28 maggio 1974 fino alle pietre d’inciampo ideate dall’artista Gunter Demning.
Non va trascurata l’edilizia legata al terziario di Brescia2 con gli arditi grattacieli di Bruno Fedrigolli e dello Studio Gregotti Associati International.
Benchè non rientri nell’area di Brescia2 va ricordato il Palazzo di Giustizia ,progettato dall’architetto Gino Valle , la cui mole si erge maestosa poco distante dal cavalcavia Kennedy ,a ridosso della linea ferroviaria.
Brescia è un vero e proprio”Museo Diffuso” dove è possibile individuare luoghi che furono teatro di nefandezze e di atrocità,di odio razziale,ma anche di opposizione al regime,di coraggiosi e risoluti episodi della Resistenza
Dove oggi ci sono eleganti edifici seicenteschi, come il Palazzo Martinengo Palatini di piazza Mercato vi era invece la Sede del Partito Fascista Repubblicano, o ne “Il Torrione” di piazza Vittoria viveva il giovane ebreo Alberto Dalla Volta,amico fraterno di Primo Levi e con lui deportato ad Auschwitz.”Alberto è il mio migliore amico: non ha che ventidue anni, due meno di me….Ancora vedo in lui la rara figura dell’uomo forte e mite,contro cui si spuntano le armi della notte” (P.Levi).
Nell’ambito della lotta per la libertà nella cripta del Duomo Vecchio il 15 settembre 1943 ebbe luogo la riunione costituitiva del CLN , mentre i primi caduti per la libertà morirono in piazza Rovetta,lo slargo a nord di piazza Loggia.Il 13 novembre 1943 caddero: Arnaldo Dall’Angelo, Guglielmo Perinelli, Rolando Pezzagno.
Gli itinerari dunque sono molteplici e offrono al visitatore la possibilità di scoprire gli aspetti fondamentali della storia bresciana e italiana.