La comparsa del barocco a Brescia coincide con l’apertura del monumentale cantiere del Duomo Nuovo nel 1604 dove si scorgono i primi segni del nuovo stile.
A differenza però di altre realtà italiane la poetica barocca stenta a decollare in città per la forte permanenza del linguaggio tardo manierista: caratteristica questa ben percepibile nelle scelte architettoniche degli edifici religiosi sorti nel XVII secolo.
Importanti manifestazioni compaiono nella seconda metà del ‘600 negli elementi decorativi sulle facciate e nei saloni d’onore di alcuni palazzi nobiliari quali Palazzo Lana, Palazzo Avogadro e i palazzi dei diversi rami della famiglia Martinengo nonché di alcune cappelle come, ad esempio, la Cappella dell’Immacolata Concezione in San Francesco. Esempio eclatante del gusto barocco è rappresentato dall’esuberanza ornamentale presente all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, declinazione esemplare dell’arte dello stucco.
La vera esplosione avviene però nel XVIII secolo ed è palesata a Brescia dalla superba Chiesa di Santa Maria della Caritàdall’inconsueta pianta ottagonale e dal rigoglioso ciclo pittorico nonché dalla Chiesa di San Gaetano dalla spettacolare esuberanza di stucchi.
Diverse sono anche le espressioni nelle dimore nobiliari di città e di campagna dove gli artisti si sbizzarriscono nel creare i più disparati e fantasiosi cicli ornamentali: paradigmatici sono Palazzo Soncini, Palazzo Ferraroli e Palazzo Gaifami nei quali è possibile scorgere la comparsa del Rococò.